Bresciaoggi - "R.e.s., nuova sfida targata Bs con la tecnologia made in Corea"

ITALIARES, nuova sfida targata Bs con la tecnologia made in Corea

da Bresciaoggi, 10 Febbraio 2017

«R.e.s.», nuova sfida targata Bs
con la tecnologia made in Corea

Risparmio energetico e attenzione all’ambiente sono temi sui quali ogni azienda si confronta ogni giorno. Nella ricerca di soluzioni tecnologiche, a volte, bisogna guardare indietro e non avanti.

QUESTO è quanto hanno fatto Roberto Manenti, Francesco Marini, Fabrizio Moraschi e Davide Betti: in Corea del Sud hanno scovato un sistema per il risparmio energetico, che abbatte anche le emissioni di CO2, già da tempo presente sul mercato asiatico ma mai sbarcato in Italia. Il «R.e.s» (Revolutionary energy saving) «sfrutta uno dei principi di Lorentz, sulla base dell’elettromagnetismo - spiega Betti, ingegnere che per anni ha lavorato all’estero e nell’estremo oriente -. Ciò che stupisce è che l’impianto, che può garantire risparmi in media dall’8% al 13% con punte fino al 25%, è stato creato sul finire degli anni ‘90. Per qualche motivo, però, nel Vecchio continente questa tecnologia non è arrivata». Ora i quattro imprenditori, tre bresciani e un milanese (Betti), hanno ottenuto dalla coreana Hises, proprietaria del brevetto, l’esclusiva per la commercializzazione del «R.e.s.» in Italia e in Europa. «Presto creeremo una società ad hoc, Italia R.e.s. con sede a Rovato, che si occuperà di fornire ai clienti il prodotto e i servizi correlati, dall’installazione al supporto tecnico - spiega Roberto Manenti che, con Francesco Marini, ha colto le potenzialità di questa tecnologia -. Abbiamo già iniziato a promuovere R.e.s. sul territorio, non solo nel Bresciano, con ottima risposta dalle aziende».

UNA DELLE peculiarità del sistema nato in Corea del Sud è di adattarsi ad ogni esigenza, dall’abitazione privata fino alla grande impresa. Nel Paese asiatico il Revolutionary energy saving è già stato applicato all’illuminazione di gallerie, come ad ospedali: al Seoul National University Hospital, dal 2004, è installato il «R.e.s.». «Si spazia da apparecchiature che possono sostenere 8 chilowatt, compatibili direttamente con un contatore domestico, fino a impianti per l’industria pesante - spiega Davide Betti -. Per fare un esempio: il più piccolo dei sistemi può servire a far risparmiare energia a trenta lampioni pubblici».

Tra i destinatari ci sono anche le Amministrazioni locali. «Installare led può comportare investimenti enormi per un ente locale - spiega Manenti -. Con R.e.s. il risparmio, bollette alla mano, è subito ottenibile con una spesa contenuta». I prezzi spaziano dai duemila euro dell’impianto di base ai 150 mila di quello più grande. «I privati possono anche essere agevolati nell’acquisto dalla legge di Bilancio 2017, che prevede l’iper ammortamento del 250% per spese in ricerca, sviluppo e innovazione - sottolinea Marini -. R.e.s. rientra nelle tabelle previste dalla norma in accordo con il piano del Governo su Industria 4.0. A ciò vanno aggiunti gli sgravi fiscali, fino al 65%, per investimenti che abbattono i consumi energetici». Il percorso è appena iniziato, ma la start up ha già esteso la sua sfida oltre i confini nazionali. «Ci siamo proiettati sui mercati di Francia e Lituania - conferma Francesco Marini -. Ora stiamo decidendo se avviare la produzione di R.e.s. qui in Italia, su concessione della casa madre coreana, o portarla all’estero».

Stefano Martinelli (Bresciaoggi)